Diversamente Liberi N. 94-95 Marzo-Aprile
“Basta un poco di zucchero” cantava Mary Poppins, ma a volte un pizzico di cazzimma non guasta, anzi aiuta. “Diversamente liberi” è ormai una finestra sul mondo, le sue eccellenze, ma anche i suoi mali, la rivista della quale tutti sentivamo il bisogno. Siamo ancora lontani da una realtà inclusiva: la violenza sulle donne è ancora un cancro che avvelena la nostra società ed è una ferita che comincia a sanguinare dalla scuola e dalla concezione patriarcale di vita dalla quale facciamo ancora fatica a liberarci e, come sempre, il nostro Prof ce ne parla con la consueta arguzia. Cosa significa uguaglianza, quanto nel concreto facciamo per realizzare una società compiutamente inclusiva? Benedetta se lo chiede e lo chiede a tutti noi, ma qualche spiraglio comincia a intravedersi e quando “la brutta gente” si racconta ai giovani le distanze si assottigliano, quando persone come Massimo, lo sputafuoco del quartiere Traiano, creano aggregazione, il viaggio verso il mondo ideale ha inizio.
Ma noi siamo anche altro, siamo riflessione e resipiscenza, siamo ricordo delle vittime di mafia, di martiri come Peppino Impastato, siamo celebrazione, coloro che ricordano ancora le biciclette abbandonate, tanto care a Lucio Battisti, siamo Mi Girano Le ruote, che da dieci anni vi stimola, vi pungola, vi perseguita, vi mette al tappeto come fa un lottatore di MMA.
Ma prima di passare ai consueti, tristi numeri dal carcere, questo mese non ci siamo fatti mancare la grande firma: torna Nicola Vacca ad accompagnarci in un viaggio intorno al pianeta Calvino, lo scrittore che più di tanti altri ha segnato un’epoca.
Leggete la nostra rivista: c’è tutto un mondo che vi aspetta giusto un passo dietro la prima pagina.
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